the worst is yet to come
2020-07-11 07:04:16 UTC
sembra proprio dai primi dati sierologici che gli anticorpi contro il
nuovo coronavirus si esauriscono in poche settimane. Cerco di spiegare
perchè succede.
Il coronavirus è fatto come una palla rivestita da un tessuto lipidico
informe, da cui sporgono punte dette spicole che si attaccano alle
cellule che infettano. Ora gli anticorpi potranno riconoscere il
coronavirus solo attaccandosi alle spicole, da cui nascono poi gli
anticorpi contro il coronavirus. Tutte le ricerche di un vaccino
possibile infatti puntano ad un vaccino contro le spicole o proteina spike.
Ora nasce il problema con gli anticorpi contro la proteina spike. La
spike del coronavirus riproduce la forma degll'ormone angiotensina che
si attaccano al recettore ACE2 presente in molti tipi di cellule del
corpo umano. Per cui gli anticorpi contro la spike finiscono per
attaccare anche l'ormone umano, per questo la risposta immunitaria si
deve esaurire in poche settimane altrimenti salta tutta la fisiologia
legata al recettore ACE2 e al suo target costituito dall'angiotensina.
La conseguenze è che un vaccino contro il coronavirus darebbe un
immunità che dura solo poche settimane, cioè sarebbe praticamente
inefficace. Non c'è dunque nessuna speranza di risolvere la pandemia
trovando un vaccino. Neppure c'è la speranza che i milioni di persone
infettate sviluppino un'immunità permanente contro il coronavirus.
Restano solo le speranze in farmaci antivirali o negli anticorpi
monoclonali sintetizzati in laboratorio.
nuovo coronavirus si esauriscono in poche settimane. Cerco di spiegare
perchè succede.
Il coronavirus è fatto come una palla rivestita da un tessuto lipidico
informe, da cui sporgono punte dette spicole che si attaccano alle
cellule che infettano. Ora gli anticorpi potranno riconoscere il
coronavirus solo attaccandosi alle spicole, da cui nascono poi gli
anticorpi contro il coronavirus. Tutte le ricerche di un vaccino
possibile infatti puntano ad un vaccino contro le spicole o proteina spike.
Ora nasce il problema con gli anticorpi contro la proteina spike. La
spike del coronavirus riproduce la forma degll'ormone angiotensina che
si attaccano al recettore ACE2 presente in molti tipi di cellule del
corpo umano. Per cui gli anticorpi contro la spike finiscono per
attaccare anche l'ormone umano, per questo la risposta immunitaria si
deve esaurire in poche settimane altrimenti salta tutta la fisiologia
legata al recettore ACE2 e al suo target costituito dall'angiotensina.
La conseguenze è che un vaccino contro il coronavirus darebbe un
immunità che dura solo poche settimane, cioè sarebbe praticamente
inefficace. Non c'è dunque nessuna speranza di risolvere la pandemia
trovando un vaccino. Neppure c'è la speranza che i milioni di persone
infettate sviluppino un'immunità permanente contro il coronavirus.
Restano solo le speranze in farmaci antivirali o negli anticorpi
monoclonali sintetizzati in laboratorio.